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Carissimi parrocchiani ,

 un profondo sentimento di gratitudine sale al Signore per avermi, tramite il Vescovo Pierantonio, mandato nella vostra comunità “Regina della Pace”. Grato a don Cesare per tutto il bene seminato e di cui sono certo raccoglierò i frutti e grato a tutti voi che già da ora iniziate a prendervi cura del nuovo parroco. Questi giorni siano per tutti un momento di gioiosa attesa, di una proficua riflessione sulla bontà di Dio che non fa mancare alla sua Chiesa sacerdoti che stanno in mezzo al suo popolo al servizio della edificazione del suo Regno, santificandolo con la Grazia dei Sacramenti. Ho desiderio di poter incontrare tutti in ogni circostanza che sarà possibile, già tutti vi porto nel cuore. Coltiviamo insieme il desiderio di vivere la santità come principale nostra vocazione. Il Vescovo ci sprona a diventare santi e ci ricorda che la santità è possibile e anche papa Francesco ci invita a fare della quotidianità il luogo della nostra santità. E’ bello pensare alla vita come tensione verso le cose belle, cioè alla santità.

C’è un altro profondo sentimento che voglio condividere con voi indicandolo con un testo biblico. Nella lettera che San Paolo scrive ai Corinti ( 1Cor 12,12-27), così si esprime descrivendo la Chiesa di Cristo.: “ Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito: E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Ora voi siete il corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Maestri? Profeti?...…..desiderate intensamente i carismi più grandi”.

L’Apostolo chiede ai cristiani di Corinto un atteggiamento da discepoli di Gesù, senza divisioni, anzi ricercando sempre ciò che unisce. Partecipando all’Eucarestia, credo che diventiamo in Cristo un solo corpo e si realizza tra noi un legame che non è solo amicizia, solidarietà, collaborazione, ma un legame sacramentale e in quanto tale dono di Dio. Riempiti dell’unico Spirito tutti membra dell’unico Corpo, ciascuno deve avere a cuore le buone sorti dell’altro. Carissimi sotto lo sguardo amoroso di Maria mettiamoci in cammino, forse è meglio dire continuiamo il cammino.

 23.09.2018 memoria di San Pio da Pietralcina                                                                                           

                                                                                        Don Alberto, Parroco

Il Don

don Alberto Cinghia