Gli Obiettivi e le Finalità
Chi di noi ha ancora il coraggio di credere nei sogni dei bambini? Eppure è stato solo un sogno alquanto bizzarro, un sogno fatto all’età di soli nove anni, a dare il via a tutta l’avventura di Don Bosco e del suo oratorio…
Anche noi allora, per tre settimane, vogliamo farci bambini e con i bambini vogliamo sognare che sia ancora possibile vivere l’oratorio di Don Bosco, con il suo stile, proprio come l’ha voluto e pensato lui: un oratorio fatto non di tante parole ma di vita vissuta, dove non si incontrano maestri ma testimoni gioiosi di vita vera; un oratorio fatto di sana allegria, di intraprendenza, di fantasia, di voglia di stare insieme, di crescere insieme, di imparare insieme a conoscere e amare Gesù.
Ecco allora cosa stiamo sognando per il grest ormai alle porte:
Le giornate saranno imbevute di momenti di gioco, di canto, di ballo, di tutto ciò che può servire per rimanere sempre allegri; per non rimanere mai con le mani in mano ci accompagneranno alcuni momenti di “lavoro”: dai compiti ai laboratori alle arti circensi; infine, perché tutto possa trovare senso, sarà la preghiera ad aiutarci a trovare il vero significato di tutto ciò che facciamo.
Vivendo l’oratorio con l’affascinante stile di Don Bosco, non solo vogliamo far conoscere ai ragazzi questa splendida figura di santo, ma osiamo sognare che loro stessi giungano a desiderare ciò che lui desiderava: una vita gioiosamente innamorata di Dio e dei fratelli.
È molto semplice la ricetta della santità che Don Bosco ci ha regalato; è fatta di soli tre ingredienti:
- Allegria
- Fare bene i propri doveri di studio e di preghiera.
- Far del bene agli altri.
Che ogni ragazzo, in oratorio, sappia far sua questa semplice ricetta… ecco: questo è il sogno in cui crediamo!